Caos al Parma: nelle ultime ore del calciomercato invernale, i ducali hanno perso diversi pezzi importanti della rosa e non è detto che la diaspora sia finita. Nicola Pozzi è stato l’ultimo a lasciare il sodalizio emiliano: si è trasferito al Chievo Verona per una cifra irrisoria, 1.000 euro, a conferma del fatto che ormai la società del Parma sia letteralmente allo sbaraglio. Entro il 15 febbraio la nuova dirigenza dovrà rispettare alcune importanti scadenze, altrimenti altri giocatori potrebbero rescindere il contratto, mettendo in pericolo l’esistenza stessa del Parma e la regolarità del campionato.
Ultimo in classifica e, al momento, con pochi segnali che facciano pensare ad una repentina risalita, il Parma ha ceduto nella sessione intermedia del calciomercato ben nove elementi (Acquah, Cordaz, De Ceglie, Ristovski, Bidaoui, Paletta, Lucas Souza, Rispoli e Pozzi), mentre altri due (Cassano e Felipe) hanno rescisso il contratto. Insomma, Roberto Donadoni ha perso un’intera squadra, mentre chi è rimasto non sembra avere poi tante certezze, visto che entro il 16 febbraio la nuova società dovrà pagare gli stipendi arretrati ad alcuni tesserati ormai da tempo sul piede di guerra.
Cassano ha fatto solamente da apripista ad un’emorragia che si sarebbe scatenata comunque e che ad oggi non può considerarsi affatto conclusa. Rodriguez ha puntualizzato ieri che al momento del suo sbarco in Emilia pensava che le difficoltà fossero solo sportive, “non sapevo nulla degli stipendi arretrati non pagati”. Galloppa, invece, uno dei “senatori” dello spogliatoio ha invece avvertito la società e se non sarà rispettata la scadenza del 16 febbraio, i giocatori si tuteleranno presso le sedi competenti:
“Dopo questo termine ci dovremo tutelare. Non possiamo fare altrimenti. Siamo stati più che corretti avvertendo il presidente. La nostra intenzione è quella di agire come gruppo dopo la scadenza del prossimo mese”.
Discorso analogo lo ha fatto il tecnico Roberto Donadoni nel post partita di San Siro contro il Milan:
“Dopo le scadenze di febbraio ognuno di noi a prenderà le decisioni che riterrà più opportune”.
Se la proprietà non prenderà provvedimenti al più presto, dalla metà del mese in poi il Parma si vedrà costretto a scendere in campo con i giovani della Primavera e a quel punto il campionato perderebbe “sportivamente” una delle protagoniste della storia recente della Serie A. Un vero peccato.
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